intervento concluso

restauro dell'ex pastificio Zaggia

Giudecca, calle Michelangelo

commessa 7

committente Comune di Venezia
stazione appaltante Edilvenezia spa
importo 2.547.844,13 euro
inizio-fine lavori giugno 1994 - settembre 1997
responsabile intervento geom. Rinaldo Povelato
direttore tecnico ing. Flavio Bellin
progetto architettonico arch. L. Rossi
progetto strutture ing. Franco Baldan
direttore dei lavori arch. L. Rossi
impresa esecutrice Impresa Pessina spa
lavori di ristrutturazione edilizia con realizzazione di 32 alloggi (opere di conterminazione, messa a dimora di fanghi, costruzione darsena, scavo canale, sistemazione superficiale)

Posto nella porzione orientale della Giudecca, oltre il fronte edilizio attestato sulla fondamenta delle Zitelle, l'insediamento dell'ex pastificio Zaggia si protende verso l'interno dell'isola prolungando l'antistante complesso residenziale dell'ex fabbrica del ghiaccio. Si tratta in entrambi i casi di immobili acquisiti dal Comune di Venezia negli anni ottanta per far fronte alle necessità abitative dell'utenza veneziana. Un volume di 9.252 mc è stato perciò recuperato ad uso abitativo accogliendo 32 alloggi di metrature variabili da 45 a 95 mq. L'intervento affronta il tema della connessione tra due edifici: un fabbricato esistente, sviluppato longitudinalmente lungo calle Michelangelo, e un nuovo corpo, disposto parallelamente, costruito sul sedime degli opifici demoliti. Li separa un percorso pubblico che sfocia nella calle dell'asilo Mason. Il passaggio è coperto in due tratti da corpi a ponte alti due piani, cassettonati nell'intradosso. Particolare rilievo è stato attribuito alla definizione del ruolo e alla caratterizzazione architettonica degli accessi. Il nuovo percorso interno distribuisce sia gli ingressi individuali alle residenze, attraverso scale esterne, sia quelli comuni, con scale e ascensori. Gli elementi di collegamento, inseriti in un'articolata composizione di verde costruito, sono connotati dall'utilizzo del cemento armato a vista, differenziandoli nettamente dalle partizioni murarie. Sempre realizzato in cemento armato, sul fronte verso la calle un volume sporgente rispetto al filo di facciata, denota lo spazio d'ingresso e contemporaneamente lo stacco tra l'esistente e la parte restaurata al piano terra per ospitare 3 alloggi duplex. Significativa inoltre la soluzione adottata sul retro del nuovo corpo per raggiungere i 7 appartamenti per anziani: giardini privati posti in gradazione crescente, a due a due, sono delimitati da muretti, alti 1,6 m circa, che concorrono, con la prosecuzione di un tratto del muro di testa, a dividere in tre corsie il percorso d'arrivo. Si ottiene così una sorta di "accessibilità scalare" che garantisce maggiore privacy agli alloggi. La continuità tra i due percorsi viari interni del nuovo complesso e dell'attigua ex fabbrica del ghiaccio, interessata nello stesso periodo da un cospicuo intervento di restauro a fini residenziali, è ottenuta mediante la disposizione e l'articolazione della pavimentazione e degli elementi a verde. Nel corpo restaurato, oltre ai duplex a piano terra, sono stati ricavati 4 alloggi adattando residenze già presenti. I nuclei centrali a ponte ospitano, su entrambi i livelli, 2 abitazioni servite da scala e ascensore. A piano terra, il nuovo fabbricato affianca alle residenze per anziani 2 alloggi duplex verso calle dell'asilo Mason; nei tre piani superiori si distribuiscono 5 duplex e 1 simplex al primo, 2 simplex al secondo, 4 duplex al terzo piano.

i numeri
32 alloggi (4 da mq 95, 7 da mq 88, 4 da mq 78, 10 da mq 68, 7 da mq 48)