La Giunta approva il progetto definitivo di recupero dell’edificio 29 di Forte Marghera: lavori per 1,8 milioni

15 maggio 2020

immagine dell'interventoLa Giunta comunale ha approvato il primo lotto dei lavori di recupero degli edifici storici di Forte Marghera, intervento finanziato dal Mibact e destinato al recupero degli edifici di maggior pregio all’interno dell’isola del Ridotto del Forte militare ottocentesco, dove oggi sono in fase di completamento le opere di urbanizzazione: fognature, illuminazione, reti elettriche, vialetti, asfalti oggi in gran parte completati, tanto da permettere la fruibilità degli spazi già dai prossimi giorni. L’intervento riguarda il recupero dell’edificio denominato “29”, per un finanziamento totale di 1,8 milioni euro che rientra in uno stanziamento complessivo di 7 milioni riguardante la sistemazione delle Casermette Napoleoniche. Per quest’ultime entro maggio sarà completato il loro recupero.

L’intervento all’edificio 29 prevede il rifacimento completo della copertura dell’edificio, ricostituita a capanna, realizzando le strutture delle due falde con carpenteria metallica a sviluppo reticolare spaziale, falde elevate sui 22 pilastri esistenti coadiuvati da 10 nuovi pilastri in acciaio. Per le murature di tamponamento di laterizio di mattoni sono previsti interventi di rinforzo, mediante applicazione, sul lato interno, con configurazione a X, di fasce in fibra, e di miglioramento della connessione coi pilastri adiacenti, mediante posa di barre di acciaio.
È previsto l’impiego di mattoni pieni di recupero per la ricostruzione delle parti sommitali fino al raggiungimento della quota di imposta della falda. Sempre a fini antisismici, su entrambe le facciate minori, a nord e sud è previsto un ringrosso murario all’interno. Si eseguiranno rinforzi fondazionali, che troveranno attuazione mediante la realizzazione in opera di 9 travi ipogee per il collegamento trasversale dei dadi di fondazione esistenti corrispondenti alle coppie di pilastri in muratura. All’interno dell’edificio lo spazio verrà mantenuto unitario, favorendo così massima flessibilità organizzativa per la funzione espositiva/museale. Saranno perimetrati solo i locali di servizio e i servizi igienici, accessibili anche dall’esterno.
Anche la dotazione impiantistica è studiata per essere funzionale e favorire molteplici utilizzi degli spazi espositivi e garantire un adeguato livello di adattabilità dei sistemi al variare della forma del percorso espositivo. Il recupero del 29 comprende la realizzazione di due volumi di collegamento con il 30, l’edifico adiacente a capannone binato, già recuperato dall’Amministrazione comunale e sfruttato per esposizioni temporanee.