intervento concluso

intervento abitativo nell'area ex Fregnan lotto 2

Giudecca, calle dei Orti 13/15/17/19/21/27/29/31/33/35

commessa 18

committente Comune di Venezia
stazione appaltante Edilvenezia spa
importo 3.036.648,25 euro
inizio-fine lavori novembre 1995 - gennaio 1998
responsabile intervento geom. Claudio Michieletto
direttore tecnico ing. Flavio Bellin
progetto architettonico arch. I. Cappai, B. Mainardis, V. Pastor
progetto strutture studio tecnico ingegneri Gobbetto Frezza Fullin associati
progetto impianti studio tecnico ingegneri Gobbetto Frezza Fullin associati con Maenens intertecnica e ing. GC. Rossi
direttore dei lavori ing. W. Gobbetto
impresa esecutrice GEPCO SALC spa
lavori di nuova edificazione

Il progetto di coordinamento del 1984, disposto dal piano particolareggiato per dare completamento al sistema residenziale di Sacca Fisola, è stato redatto in occasione del concorso-appalto bandito dal Comune di Venezia per l'edificazione di quartieri di edilizia pubblica (legge 94/82), che comprendeva, oltre all'area ex Fregnan, altri due siti in terraferma, a Zelarino e a Chirignago. Lo strumento interviene nella zona a sud-est della sacca, bagnata dai canali dei Lavraneri e di Sacca San Biagio, con una soluzione che prevede l'articolazione dell'area a L in tre sezioni: le marginali occupate dai complessi, l'angolo destinato a spazio pubblico. I due complessi abitativi, configurati con un medesimo impianto costruttivo, sono differenziati nella forma in ragione dei caratteri specifici dei siti sui quali insistono. Il primo intervento, terminato nel 1989, è organizzato intorno a una corte centrale e si affaccia sull'acqua verso la Giudecca, mediante pilastri a doppia altezza che accolgono una serie di cavane. Il fabbricato, oggetto del secondo lotto d'intervento, si sviluppa con quattro corpi in linea, alti 9 m e profondi 11 m circa, disposti regolarmente attorno a una corte semiaperta a ovest, comunicante direttamente e tramite sottoportici con gli spazi pubblici adiacenti. Un unico tetto a padiglione, con struttura in laterocemento e manto di copertura in coppi, sottolinea la forma a spirale dell'impianto. Disposto sulla riva del canale di Sacca San Biagio, il corpo di fabbrica più lungo si caratterizza per l'alto portico che contiene la fondamenta. Tale percorso, situato a un livello adeguato per consentire l'approdo dei piccoli natanti, sottopassa il nuovo ponte - che connette calle larga Mario Brunetti alla sacca a sud - raccordandosi a esso con due rampe simmetriche, collocate all'interno del sottoportico sud. I tragitti pubblici, verso il ponte e lungo la fondamenta, vengono così congiunti con lo spazio privato della corte. Il sistema costruttivo portante principale, su fondazioni a pali, ha le medesime caratteristiche in entrambi i complessi: setti trasversali in cemento armato, solai in cemento armato composti da lastre prefabbricate nervate e solette gettate in opera. In questo secondo lotto la struttura è racchiusa dentro un involucro in muratura di mattoni pieni, coibentato internamente: le murature d'ambito sono a due teste, irrigidite da cordolature, legate ai setti e ai solai, e foderate da una controparete; le murature di testata a ridosso dei setti sono costruite invece a una testa. Tutte le misure in lunghezza, larghezza e altezza dei corpi di fabbrica dipendono dalla tessitura muraria. I prospetti ritmati da monofore e bifore, segnate da pilastrini in cemento armato, sono quindi scanditi orizzontalmente dalle cordolature che costituiscono le piane e gli architravi delle aperture; i serramenti delle finestre sono in legno con oscuri a libro in compensato marino. Il complesso ospita 38 alloggi divisi in quattro gruppi tipologici, flessibili nella disposizione dei locali in base alle esigenze abitative e alla posizione nel corpo di fabbrica. Accessibili dalla corte, i 12 alloggi al piano terra godono di uno spazio scoperto recintato; cinque scale a uso comune servono gli alloggi ai piani superiori, dei quali 9 duplex. Tutti gli appartamenti hanno in dotazione un magazzino, un loggiato o un balcone protetto. Ingressi, corridoi, cucine e soggiorni sono pavimentati in terrazzo alla veneziana, lucidato a piombo, mentre le camere presentano rivestimenti in legno, e i bagni, piastrelle di ceramica. La sistemazione delle aree esterne è composta su un reticolo che ripropone la modularità dei setti portanti, in cui i percorsi sono realizzati da fasce in pietra d'Istria e superfici in cemento colorato, accordato alla cromia delle murature. Inoltre, rispettando la continuità con gli elementi già in opera, la fondamenta è rivestita in lastre di pietra d'Istria di forma prevalentemente quadrata, sempre riferite nelle partizioni alle misure dei pilastri. Le alberature esistenti vengono conservate e integrate.

i numeri
38 alloggi: 3 tra i 47 e 51 mq; 15 tra i 59 e 63; 11 tra i 67 e 74 mq; 9 tra i 90 e 103 mq, con spazio aperto recintato e cantinola o balcone protetto e ripostiglio al piano